Ciao caro (e)lettore e cara (e)lettrice: questo è il nuovo numero di Turnèl, la rivista online, parallela e tecnocratica di Bomarscé. È la pubblicazione che, come l’Unione Europea, ha come motto Unita nella diversità e tiene insieme racconti diversi perché è la cosa giusta da fare, sempre, nonostante tutto.
Questa tornata elettorale si chiama Turnèl #10 – Europa Europa ed è stata costruita nello spirito di Ventotene, di Jean Monnet, Jacques Delors e di Ettore Andenna, storico conduttore di Giochi senza frontiere.
Turnèl #10 – Europa Europa è un trilogo di tre racconti inediti e indipendenti, tenuti insieme dalla tecnocrazia della redazione di Bomarscé, grazie alla sua volontà federatrice e alla speranza di una letteratura di pace e sviluppo a tre velocità.
In due di questi racconti, che potremmo definire come emendamenti a un testo più grande, a una direttiva in via di emanazione che gli Stati membri, cioè i lettori, dovranno recepire secondo i propri ordinamenti, che sarebbero gli individuali orizzonti d’attesa, l’arte figurativa rimanda ai più classici temi europei: la frustrazione della classe media e la filosofia accademica. In un altro racconto, o emendamento, un saggio burocrate venuto dall’estremo oriente terrà una lezione sull’arte dello scorrere tempo a un europeo troppo orgoglioso.
Clicca sui titoli per leggere i racconti:
1 – Vita e opere di Gregorio Ruge, di Valerio Russo, è un racconto sull’erudizione, sull’intelligenza applicata all’arte, con un linguaggio e una struttura ottocenteschi e un finale quasi di genere.
2 – Ma cosa fai?, di Giacomo Rabbi, parla di una pittrice e della sua musa maschile, della creazione che viene da dentro e finisce nella tazza del cesso.
3 – Finché morte non vi separi, di Graziana Patanè, è un testo sul tempo che può passare molto velocemente, se sei particolarmente cattivo.
Inutile, in fondo, preoccuparsi per l’Europa: la Senna e il Reno continueranno a scorrere come sempre.
Buona lettura.